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Xantelasmi senza chirurgia

Come dice il nome stesso si tratta di lesioni giallastre (xantos=giallo) che tendono ad invadere sia le palpebre superiori, sia le inferiori sia il contorno occhi. Diversamente da quanto si crede, non esiste una correlazione tra xantelasmi e alti valori di colesterolo nel sangue.
 

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Trattate con la classica chirurgia, queste formazioni giallastre, tendono a recidivare, presentando una serie di inconvenienti post operatori che, anche se minimi, creano disagio e preoccupazione sia al paziente sia al chirurgo. La Chirurgia non Ablativa mediante Plexr, agisce per sublimazione ed evita qualsiasi tipo di complicanza o di effetto collaterale indesiderato. 

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Per eseguire l’intervento di chirurgia non ablativa, non serve applicare creme anestetiche. La parte trattata deve essere detersa delicatamente dopo ogni passaggio di Plexr. Non si avrà mai sanguinamento e quindi nessun tipo di cicatrice. 
Oggi, infatti, grazie alla chirurgia al Plasma, l’intervento è semplificato al massimo. Non è necessario anestetizzare la parte, non si causa arrossamento della palpebra, non si avrà mai sanguinamento e, particolare non trascurabile, non si deve applicare alcun tipo di medicazione, tranne l'utilizzo di un collirio a base di benzalconio al solo scopo di disinfettare la parte. Il paziente dovrà lavarsi come sempre, asciugare la parte tamponando con un fazzoletto di cotone, avendo l'accortezza di non strofinare. La parte trattata apparirà come se avessimo usato una matita per trucco a coprire il giallo dello xantelasma. Appena terminato il trattamento, il paziente potrà riprendere la propria attività senza alcun tipo di problema, fatta eccezione di un lieve rossore dovuto al passaggio del cotone utilizzato per rimuovere i depositi carboniosi, che scomparirà dopo alcune ore.  I risultati sono eccellenti e senza effetti indesiderati o complicanze. L'intervento elimina definitivamente lo xantelasma nella zona trattata. Deve essere sottolineato il fatto che le aree trattate non andranno mai più incontro a xantelasmi, per cui spesso suggerisco di trattare, a scopo preventivo, anche le zone circostanti che ancora non presentano xantelasmi. Ricordiamo al paziente di tenere chiusi gli occhi durante il trattamento per evitare il contatto con i fumi di sublimazione che potrebbero irritare la cornea, anche se non vi è alcun reale pericolo in caso di contatto, solo un antipatico bruciore. In alcuni casi il paziente potrebbe strofinarsi l’occhio alterando la buona riuscita dell’intervento. Si osservi che la parte trattata, in molti soggetti, anche dopo alcuni mesi, si presenta leggermente più chiara dei tessuti circostanti. Questa lieve differenza di colore tende a normalizzarsi, anche se con ovvie differenze individuali, in circa un anno, trascorso il quale non si apprezzeranno differenze con i tessuti circostanti. Da quanto su esposto, si comprende quanto con la Chirurgia non Ablativa si sia semplificato ed ottimizzato il trattamento di questo diffuso inestetismo. Oggi sono sempre più numerosi i pazienti che vogliono evitare l’intervento tradizionale e la sala operatoria.